sabato 25 luglio 2015

KHADI' - Hennè Nero


Io ho i capelli castani molto scuri, anzi più o meno neri, e quando ero una ragazzina sprovveduta li ho tinti spesso. Poiché il nero mi sembrava banale c'è stato un lungo periodo in cui li tingevo di un rosso mogano fintissimo che, oltre a seccarmeli, non mi stava nemmeno troppo bene (almeno, a riguardare le foto di vent'anni fa). Oggi questi errori sui miei capelli non li faccio più: anni di frequentazione del forum "Capelli di Fata" mi hanno insegnato cosa fare e cosa evitare ed in effetti i risultati si vedono.
Tra le cose che ho imparato a fare c'è l'henné. E' un modo naturale di tingersi che rispetta la natura del capello e lo protegge dalle aggressioni esterne formando (nel caso della Lawsonia -ovvero l'hennè rosso- e delle misture contenenti Lawsonia), una pellicola protettiva che aumenta il volume del capello facendo sembrare la chioma più folta, e riflette la luce, donando una lucentezza straordinaria.  Inoltre l'henné rafforza i capelli, che cadono e si spezzano di meno. Certo, applicarselo da sole non è sempre facile, ci sono henné che colano e impiastrano la pelle del viso e i sanitari del bagno, henné pieni di granelli di una sabbiolina fine che non si riesce più a toliere dai capelli, henné che non colorano per niente o che scaricano subito il colore dopo pochi lavaggi… L'ingresso nel mondo dell'henné può essere un po' complicato, viste le decine di marchi tra cui scegliere.
I prodotti Khadì -marchio tedesco di cosmetici per viso e corpo, prodotti secondo i dettami indiani dell'Ayurveda- sono tra i più amati dalle "hennatrici", perché  colorano bene, sono morbidi da stendere e non colano e scaricano in 6-8 shampoo, insomma, garantiscono un buon risultato con poco sbattimento. Io uso l'henné nero, che è un insieme di Indigofera Tinctoria (o henné nero) e Lawsonia Inermis (henné rosso) che applicati sul capello risultano in un bel nero corvino lucidissimo. Però le colorazioni sono diverse, si può scegliere un rosso, un rosso arricchito con Amla e Jatropha (che nutrono e proteggono i capelli), un castano chiaro o scuro e un nocciola (bellissimo, lo fanno due mie amiche e sul capello castano chiaro diventa un nocciola carico di riflessi rosso tiziano) e volendo anche un neutro, ovvero una polvere di Cassia che non colora, ma protegge e rinforza il capello.
L'hennè nero di Khadì va fatto a capello pulito e inumidito, va tenuto in posa circa tre ore e il risultato è un colore nero freddo e intenso, che  dura circa 6-8 shampoo (il nero scarica più in fretta del rosso, purtroppo). Dopo l'henné è bene non fare lo shampoo; per districare i capelli potete usare una noce di balsamo. Questo perché se non viene lavato via col sapone, l'henné continua a rilasciare colore sul  capello fino al giorno seguente.  La sera del giorno seguente quando laverete normalmente i capelli, potrete valutare "com'è venuto".
In genere oltre a colorare le chiome, il capello risulta lucido e corposo, e più spesso.
La polvere ha un odore di erba tagliata che resta ben percepibile sula chioma per qualche giorno, poi si scarica anche quella dopo il primo shampoo.
Io uso regolarmente anche altri due olii ayurvedici per rinforzare, stimolare e nutrire il cuoio capelluto, ed anch'essi mi hanno dato grosse soddisfazioni; Khadì per me è un ottimo marchio, da consigliare assolutamente a chi si vuol prendere cura delle proprie chiome in maniera naturale ma comunque efficace.
Cliccate QUI per il sito in lingua inglese dove potrete trovare informazioni sugli altri prodotti per viso e corpo, sulla certificazione BDHI (certificazione di "naturalità" che esclude ogni tipo di materie prime animali o chimiche e di OGM), sulle loro politiche di Fair Trade (cioè pagare i contadini un giusto prezzo per il loro lavoro) e di rifiuto del lavoro minorile.

Nessun commento:

Posta un commento

Vuoi lasciare il tuo commento su questo prodotto?